Pioggia, fango e rugby nelle vene.
Non è facile spiegare perché un giocatore di rugby possa amare le giornate con pioggia e fango. Di sicuro a casa, pur aumentando a dismisura il loro senso materno, le mamme avrebbero di ché sindacare su tale mania, ma tant’è, l’amore materno comprende e perdona.
Hanno iniziato sabato i giovanotti della under 14 una partita che, ad Orvieto, ha rispecchiato in pieno l’andamento di due settimane di allenamento con poco impegno da parte dei ragazzi; un primo tempo purtroppo nullo ed un secondo tempo in ripresa ma certo niente a che vedere con l’ottima prestazione giocata qualche settimana prima a Città di Castello.
Unica nota positiva della giornata è stato il numero con cui le Tigri sono scese in campo…. Ben 22 giocatori!
Ma se i numeri crescono in partita devono crescere anche in allenamento!
Domenica a Foligno, ospiti di una struttura che con il lavoro del club locale sta crescendo in servizi e carattere, sono scesi in momenti differenti le under dalla 6 alla 12.
Al mattino iniziano gli under 8 che, suddivisi in 3 squadre, hanno lottato e continuato il loro percorso di verifica e crescita nel gioco. Il risultato è stato giudicato nel complesso più che positivo specialmente per l’approccio mentale e di coerenza con l’obiettivo domenicale.
Nella stessa mattinata una formazione under 10 ha espresso nel gioco valori quali la determinazione, responsabilità e sostegno tra compagni. Da questo concentramento regionale sono arrivate 4 vittorie, tanta esperienza di gioco e il consolidamento di un gruppo sempre più coeso.
A metà mattinata sono poi scesi in campo gli under 6 accolti per tutto il tempo da una pioggia fitta che non è riuscita a diminuire la loro voglia di giocare. Al termine delle partite erano insaziabilmente desiderosi di giocare ancora.
Nel primo pomeriggio, sul campo reso pesante dalla pioggia del mattino, una formazione di under 12 ha incontrato Orvieto/Gubbio, Castello e Foligno. Belle partite con un discreto ritmo e controllo dell’incontro da parte dei perugini che al termine hanno apprezzato a dismisura il fango dell’improvvisato centro benessere.
Un grazie particolare ai genitori che dimostrano di avere, al pari dei loro figli, il rugby che scorre nelle vene, accompagnando, incitando o semplicemente facendo in modo che possano venire a giocare.