Passa il tempo ma certi appuntamenti si fa fatica a cancellarli dall’agenda di una stagione. Da qualche abbondante decennio il Torneo di Treviso è una tappa pressoché obbligata per il Minirugby perugino, tracce della presenza biancorossa si hanno già dai primi anni Ottanta quando la più grande kermesse di rugby giovanile in Europa muoveva i primi passi.
L’edizione 2024 è stata la prima per tanti, un gradito ritorno per tanti altri.
Dopo la bella prova dell’Under 14 la settimana scorsa, sabato 18 e domenica 19 è stata la volta delle categorie Under 8, 10 e 12.
Con base a Jesolo e tanto di bagno al mare sabato sera, la comitiva perugina si è mossa con la solita fattiva partecipazione dei tanti genitori al seguito, impeccabili ancora una volta nel supporto logistico e soprattutto gastronomico, apprezzato da tanti nel vortice dei gazebo-terzo tempo di club provenienti da ogni dove, accomunati dallo stesso linguaggio del Rugby e da rituali sovrapponibili, ormai da anni patrimonio culturale del nostro mondo. Ma anche questa non è una novità.
E allora vi diciamo solo che, come sempre, c’è stata la stanchezza, c’è stata l’allegria, c’è stata la partita, il sole e tutto il resto, in una parola, la magia di Treviso, come qualcuno l’ha definita.
Anche i risultati certo, che in un torneo così grande mostrano luci e ombre per definizione: su 84 squadre in ciascuna categoria, finisce 25esima l’Under 8, 45^ la 10 e 39^ la 12.
Numeri che dicono poco e interessano lo spazio breve tra una partita e l’altra. Il resto è spirito del rugby, socialità e magari qualche ricordo da portare a casa da una trasferta di 400 Km che ha di sicuro tirato fuori da ogni partecipante il meglio di sé. Alla fine, nonostante la fatica, ne sarà valsa la pena.
Perché, come Sanremo, Treviso è Treviso.

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