CAMPO RUGBY: E QUINDI?

E quindi niente.
Brevissimo riassunto delle puntate precedenti: la Acea Rugby Perugia ssdrl, gestore del campo rugby comunale Pian di Massiano, da inizio stagione (settembre 2023) nega al Rugby Perugia Junior l’utilizzo del campo, limitandolo, senza motivi né giustificazioni, al solo pomeriggio del giovedì, lasciandoci fuori per tutto il resto della settimana. In spregio a leggi e convenzioni che prevedono il massimo utilizzo dell’impianto, che viene lasciato chiuso e vuoto per più della metà del tempo disponibile.
Conseguenza: necessità per il RPJ di allenarsi con i più piccoli (4-14 anni) sulle aiuole e spazi prativi esterni e per i più grandi (15-18) di migrare su campi inidonei o distanti dalla città; il tutto a campo comunale vuoto.
Dopo innumerevoli solleciti, denunce, proteste e quant’altro, abbiamo chiesto il 30 ottobre al Comune di procedere alla revoca della concessione per grave inadempimento del gestore.
Passano 40 giorni e il Comune, fino allora totalmente inerte su tutta la linea e passivo nel consentire qualsiasi cosa alla gestione che dovrebbe controllare, si degna di convocare un incontro con parti, Assessore, Ufficio legale, Ufficio Sport, Segretario Generale, CONI e FIR, tenutosi l’11 dicembre.
Ne esce la realtà dei fatti in tutta la sua banale incredibile evidenza, ma di iniziative concrete, che tutti si aspettavano dopo tre mesi e mezzo dall’inizio della stagione, niente o quasi.
Lo stesso Ufficio comunale (per bocca di uno dei più autorevoli funzionari) dichiara espressamente che il campo chiuso con noi fuori non può andare avanti; il Segretario generale promette di porre fine all’inerzia del Comune ma l’Ing. Paolo Felici, dirigente responsabile, dice che l’istruttoria è ancora in corso e servono ulteriori accertamenti.
Proprio così: un centinaio di email, lettere, pec, filmati, inviti all’accesso in loco per verificare, la totale assenza di riscontri contrari del gestore, le rimostranze di Federazione e Coni, le proteste delle famiglie, non sono sufficienti per rendersi conto della situazione e chiede ulteriore tempo, promettendo novità entro una settimana.
Passano le feste e tutto tace. Il 16 gennaio, solo in risposta a nostro ennesimo sollecito, Felici manda la comunicazione ( https://www.rugbyperugia.it/wp-content/uploads/2024/01/risposta-rugby-junior-revoca_signed.pdf ) che lasciamo leggere a chi fosse interessato e lasciando a ciascuno le sue considerazioni.

Solo qualche notazione.
Le migliorie che il gestore doveva fare entro il primo anno, abbondantemente scaduto, non sono state effettuate (gli scivoli per disabili c’erano già dal 2001 e della “sala di muscolarizzazione” nemmeno l’ombra), ma per Felici le migliorie sono “per la gran parte realizzate”.
Sul punto cruciale del massimo utilizzo persino Felici, bontà sua, è costretto ad ammettere che le ore destinate dal gestore nella tabella ad “attività istituzionali e federazione”, così come il lunedì, sono risultate inutilizzate, con ciò finalmente riconoscendo da un lato che il piano fornito dal gestore è un falso consapevole e dall’altro che le nostre lamentele sul mancato utilizzo del campo, dopo cinque mesi di faticosi accertamenti, riscontri e verifiche (!), sono fondate.
Da questo trae la necessaria conseguenza di revocare la concessione o quanto meno intervenire per metterci una pezza, lui che (in quanto proprietario del pubblico impianto), ai sensi di legge e convenzione, potrebbe farlo in cinque minuti, ad esempio invitando il gestore a provvedere pena la decadenza?
Neanche per sogno. “La definitiva valutazione” avverrà a seguito delle risposte e dei documentati chiarimenti richiesti al gestore. Entro quale termine? Non è dato sapere. Con comodo.
Quali “documentati chiarimenti” potrebbero smentire una situazione di fatto (il campo vuoto) che lo stesso Felici dopo 5 mesi ha riscontrato e ammesso? Non si sa.
Intanto il tempo passa, il gestore lascia il campo chiuso e noi restiamo fuori.
Felici riporta poi nelle ultime righe un’esternazione da attribuire verosimilmente all’Assessore Pastorelli, pronunciata in occasione dell’interrogazione in Consiglio Comunale del 10 gennaio scorso proposta dai Consiglieri Bistocchi e Zuccherini.
Sedici righe di supercazzola amministrativa alle quali vi lasciamo volentieri ( https://www.rugbyperugia.it/wp-content/uploads/2024/01/risposta-rugby-junior-revoca_signed.pdf ) noi non ci abbiamo capito assolutamente nulla.

Prima lo scarico sulla “conflittualità tra le due società” (che tale poi non è perché noi nulla abbiamo fatto a nessuno e subiamo soltanto, a tacere del fatto che le norme, le convenzioni, i regolamenti, i controlli degli uffici comunali servono proprio quando c’è conflitto, non quando va tutto bene). Poi l’auspicio (!) di una risoluzione del rapporto in essere “in accordo con il Gestore” (cioè ti sanziono ma solo se sei d’accordo) per poi procedere ad un nuovo affidamento (diretto? a chi? Alla stessa Ssdrl decaduta? Con ulteriore gara?) con “regole ancor più ferree per l’utilizzo da parte di terzi” (non hanno saputo o voluto far rispettare le regole blande, figurarsi quelle ferree).

Sempre “in attesa” (naturalmente, con calma) “di formulare e concretizzare un percorso di concessione sostenibile per tutti i soggetti coinvolti” e dando atto di aver chiesto “al Gestore di valutare anche tale possibilità” (e qui ci arrendiamo perché è notte fonda).

Così parlò Felici e, sembra, l’Assessore. Il Sindaco, naturalmente, non pervenuto.

L’unico passaggio comprensibile è quello in cui l’Amministrazione si rende conto e riconosce che nel suo impianto c’è spazio per tutti, gestore e soggetti esterni.

Già, però noi siamo fuori e il campo resta vuoto.

E quindi? E quindi niente.

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