La partita di rugby è come una rappresentazione teatrale.
In un campo di rugby ad ogni incontro si ritrovano le sceneggiature create durante gli allenamenti, le coralità dei movimenti e i monologhi degli attori.
Di certo c’è bisogno della sapiente regia di chi ha esperienza, la proposta di un canovaccio da adattare ogni volta in base agli attori di differenti compagnie con i quali si mette in piedi lo spettacolo ma, di certo, i protagonisti sono solamente gli attori sul palco.
Il pubblico che assiste alla prima, rigorosamente seduto e rilassato ha piacere e plaude all’arte sportiva manifesta, al gesto atletico mirabolante dell’artista di turno e il suono del sostegno diviene in tal modo la colonna sonora di un successo.
Lo sport italiano avrà così messo a repertorio l’allegra commedia della cultura sportiva, quella dove presidenti e allenatori non parlano (o scrivono), ma quella dove i risultati e le gesta sportive saranno accompagnati dai sorrisi degli spettatori e dai commenti garbati di chi sul palco ha recitato il copione con personalità.
Il Rugby Perugia Junior sta cercando il suo stile teatrale ponendo al centro gli interessi dei giovani attori che gli sono stati affidati, stimolando in ognuno la ricerca di un ruolo nel gioco come nella vita.
Molte altre compagnie, pardon società, stanno ricercando la giusta strada magari copiando da ciò che di buono vedono nell’identità altrui che in tal modo riceve approvazione e consolidamento per migliorarsi ancora.

U14: CANOVACCIO ADOLESCENZIALE

Terminato il campionato regionale la massiccia presenza di giocatori sempre presenti alle partite, nonostante alcuni infortunati, si è riversata sui campi del Foligno Rugby per incontrare coetanei umbri e di regioni limitrofe.
La crescita costante di questo gruppo di ragazzi è ben visibile in campo come fuori. Sono gli atteggiamenti e i comportamenti che determinano i risultati ma sono le competenze, la presa di coscienza delle proprie caratteristiche a maturare con il giusto tempo.
Il settimo posto raggiunto al MinifestOval è il frutto di queste fasi che in adolescenza si riversano sul campo tutte assieme, a volte ingovernabili ma che grazie all’amicizia divengono più docili e gestibili.
Il confronto con altre squadre più organizzate, con individualità che mettono in difficoltà, hanno fatto alzare l’asticella ai ragazzi delle Tigri Umbria e l’esperienza maturata sarà utile nei prossimi tornei che li vedranno come protagonisti.

U12: LETTERA “I”

Intensità, Iniziativa e Intelligenza erano i parametri che i giocatori della under 12 divisi in due squadre essenzialmente per annate, dovevano cercare di interpretare.
Al cospetto di formazioni dalle differenti caratteristiche, i nostri hanno a volte tentennato nel trovare il senso al copione da leggere ma poi, con il passare del tempo le cose sono migliorate.
Nel complesso ne è uscito un bello spettacolo che il torneo ha premiato con un primo e un terzo posto (ex-equo). Le scelte di gioco stanno maturando ma sono state le prime due “I” che hanno creato la giusta amalgama in entrambe le squadre.
Sarà forse perché la “I” sta vicino all’H ma ne è uscito proprio un bel lavoro.

U10: AVANGUARDIA

Al torneo di Foligno, gli esuberanti under 10 hanno dato prova di squadra anche se divisi in due formazioni.
Il numero di giocatori presenti ha permesso agli educatori di aumentare il minutaggio dei singoli, riuscendo quindi ad incrementare l’esperienza di squadra grazie a quella di chi è sempre presente agli allenamenti.
Come in una allegra compagnia teatrale d’avanguardia, i nostri giovani attori hanno fatto i conti con dei testi “ruvidi”, vecchio stile ma sempre in voga nel mondo del rugby moderno.
Una perfetta giornata per inserire a repertorio grinta e voglia di avanzare che ha permesso alle due squadre di incontrarsi per la finalina del terzo e quarto posto.
Applausi convinti dal pubblico amico che fa squadra sotto il tendone rosso.

U8: MARGHERITA E TRIFOGLIO

Sembra che la primavera voglia continuare a sfuggire durante gli appuntamenti che portano gli under 8 in tour per l’Italia ma gli stessi non si danno per vinti e mettono la fantasia a far da contraltare.
Il campo di Marte, palcoscenico del torneo di Foligno, ha visto oltre 30 api bianco rosse in cerca di un alveare ove posare il prezioso nettare. Alla fine un dolce miele si è riversato dalla coppa assegnata ai vincitori sino a gratificare il palato di chi è giunto quarto e di chi decimo.
Non a caso gli obiettivi di giornata si chiamavano Margherita e Trifoglio e i costumi di scena color rosso e arcobaleno sono riusciti a premiare con gli applausi tutta la compagnia.
La fase difensiva sta migliorando costantemente e le zero mete subite dalla formazione poi giunta al primo posto ne sono la diretta conseguenza.
Miglior attore protagonista Mattia che ha bissato anche a casa il successo raggiunto a Reggio Emilia. “Ho dormito da solo” è stato il suo orgoglioso commento.
Oscar alla carriera a Manuel che ha segnato la sua prima meta dopo tanti anni sul palco.

U6: NUOVE NOTE

Giocare e giocare, giocare e ancora giocare è lo spartito che i piccoli della under 6 stanno suonando agli allenamenti come nei tornei.
I 12 rugbysti hanno voluto anche premiarsi con una serie di vittorie per poter poi sfoggiare al collo la medaglia che l’organizzazione del torneo aveva predisposto per loro come per tutti i partecipanti.

Appuntamento domenica al teatro, sorry campo, di Prato per uno dei tornei nazionali più importanti dove le categorie giocano per lo più distinte per anno di nascita.
Uno dei modi migliori per essere protagonisti.